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INCONTRO CON I NONNI IN CLASSE: cosa ho imparato.

Posted by Francy | Posted on 17:15 | Posted in

Qualche settimana fa, con la Prof. Iuorio abbiamo incominciato a parlare di Bagnoli, dell’Ilva e dell’amianto, per questo motivo abbiamo invitato dei nonni per un’ intervista sull’argomento. Abbiamo preparato le domande e poi ci siamo divisi in gruppi. Io ero con Giorgia e Maddalena.
Quando le domande sono state pronte le abbiamo inviate via mail alla Prof. che le ha raggruppate e stampate, dopo di che abbiamo preparato gli inviti da dare ai nonni.
L’invito diceva: Intervista giovedì dalle 10:00 alle 12:00.
Sono venuti, invitati da me: il Signor Giuseppe di Natale che è un amico dei miei genitori e mia nonna Concetta Baldes, poi lo zio di Giorgia, il Signor Mario de Vita,  il Signor Giorgio Adamo e la Signora Mirella Maizzi invitata da un alunno di un’altra classe e .
Da loro abbiamo scoperto che: Bagnoli, nel 1900 era un centro turistico termale, dove la nobiltà aveva costruito delle ville. Negli anni ’20, ’30, la popolazione (con la dominazione di Mussolini), non era più soltanto contadina e turistica, ma anche operaia. Infatti sorge l’industria. Il panorama cambiò perché dal mare svettavano le ciminiere che scaricavano nel cielo smog grigio, e si sentivano le sirene che suonavano ad intervalli regolari per annunciare il cambio del turno di lavoro. Nonostante tutto ciò, sul lungo mare c’erano comunque degli stabilimenti balneari, come per esempio il Lido Fortuna (che esiste ancora oggi) il Tricarico, il Masullo che raggiunse il massimo splendore nei primi anni ’50, quando in piazza Bagnoli al posto dell’omonimo stabilimento balneare fu costruito il grand’hotel Tricarico luogo di feste e sfilate di Miss; gli anni passavano e la popolazione diventava sempre più operaia e piccola borghesia e il grand hotel divenne un alberghetto di infima categoria, fu venduto e al suo posto oggi c’è un istituto scolastico alberghiero.
L’Italsider che per tanti anni ha dato posti di lavoro a tante persone è stata dismessa e venduta alla Cina, gran parte della popolazione di Bagnoli ha perso il lavoro, soprattutto gli anziani ne soffrirono molto, anche se molti bambini, come conseguenza della lunga esposizione ai fumi e alla polvere che l’acciaieria emanava, soffrivano di allergie e asma bronchiale. I giovani avevano molte aspettative sulla chiusura della fabbrica, al suo posto sarebbero dovuti sorgere infatti, un porticciolo turistico, alberghi, parchi e negozi, sarebbe stata la rinascita di Bagnoli con tanti nuovi posti di lavoro e turismo. Invece la situazione non è cambiata, la bonifica non è stata fatta e la zona è ricca di Amianto, che si è depositato negli anni dell’Italsider.
L’amianto è un minerale altamente resistente alla combustione e alla fusione, oggi hanno scoperto che è altamente cancerogeno e per questo motivo spesso viene chiamato in causa dalle persone che abitano a Bagnoli e nei paraggi e che soffrono di brutti mali.
Ma come spesso avviene, bisogna avere una grande conoscenza in materia per poterne parlare e in questi il Signor Di Natale ci ha dato una grande spiegazione, lui oltre ad aver lavorato per 40 anni all’Italsider, ha anche una preparazione specifica sull’amianto.
L’amianto, infatti, come ci ha spiegato è stato utilizzato anche per molti altri scopi, ad esempio per le tute dei vigili del fuoco, e fino agli anni ’90, addirittura per le otturazioni ai denti; c’erano anche delle creme che ne contenevano. L’amianto fa male alla salute soprattutto quando viene in contatto con l’eternit o se è inalato.
Sono stata molto contenta di aver fatto questa esperienza, adesso guardo Bagnoli con altri occhi, capisco, quando mia mamma guardando dei vecchi palazzi dice che sono così (rossi di polvere ferrosa) per colpa dell’italsider, infatti mi racconta sempre che quando era ragazzina in alcuni giorni il cielo diventava rosso per via delle colate degli altiforni e lei abitava a Pozzuoli. Spero che Bagnoli possa migliorare e tornare il porto turistico di tanti anni fa. Potrebbe essere una buona prospettiva per il futuro di molti ragazzi. Il confronto che abbiamo avuto è stato molto divertente e costruttivo, spero che se ne potranno organizzare altri.

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