Posted by Aurora | Posted on 23:00 | Posted in
Giovanna ha scritto tanti articoli su questo blog, poi pubblicati sul giornale Arcobaleno. La ricordiamo con questo post del marzo 2011.
Oggi verso le 12:00 nell'auditorium della scuola abbiamo avuto un incontro con Salvatore Sannino (Marito della Professoressa Ponticiello) e Pasquale Scherillo,fratello di una vittima della camorra.
Il Signor Sannino ci ha fatto un discorso molto concreto,dicendoci chiaramente che la camorra può stare anche proprio al nostro fianco senza che noi ce ne accorgiamo e che dovremmo cancellare la mentalità camorristica e fare ognuno di noi un qualcosa per combattere questo mondo invaso da gente ignorante,perché i camorristi sono persone ignoranti che permettono di farsi sfruttare,da ragazzi,e man mano poi diventano veri e propri camorristi.
In seguito Pasquale Scherillo ci ha fatto un discorso molto bello e in fine anche emozionante.
Ci ha raccontato di suo fratello Dario Scherillo,un ragazzo di 26 anni,ucciso il 6 dicembre 2004;lui,Pasquale,lascia suo fratello appoggiato al cavalletto sul suo motorino a parlare con un amico d'infanzia e si avvia con la loro madre verso casa. Dopo meno di dieci minuti bussano due poliziotti in borghese alla loro abitazione,così iniziano a fare domande e Pasquale e Marco,un altro fratello, alla fine vengono informati, escono e vedono il corpo del fratello Dario a terra,senza vita,e per non far vederlo ai loro genitori,che stavano scendendo giù in strada,Marco gli dice che Dario ha avuto un incidente e si trova in ospedale,così con questo peso al cuore,va girando in tutti gli ospedali per non far scoprire la verità ai genitori: Dario era già morto, ma al ritorno verso casa i genitori vedono i suo corpo, perchè dopo due ore era ancora lì per tutti gli accertamenti di polizia.
Successivamente dopo questo racconto ha detto una frase che mi è restata molto impressa nel cuore: "se io vedessi mio fratello ora gli direi solo una cosa: "Ti Voglio Bene,perché in 26 anni di vita,solo due,forse tre volte,glielo avrò detto,perciò dopo scuola quando andate a casa,abbracciate vostra madre e diteglielo: Mamma Ti Voglio Bene". Voleva dirci: voi che potete ancora farlo,fatelo,perché ora lui avrebbe voglia di dirlo al fratello,ora che sa quanto gli manca, ma qualcuno gli ha tolto questa possibilità,e quel qualcuno sono stati dei killer,spietati e ignoti,ancora tutt'ora sconosciuti.
grazie prof. Tutti i nostri alunni ci lasciano qualcosa di loro, un sorriso, un ricordo, uno sguardo un segno di quello che sono e che diventeranno. Qualcuno più degli altri rimane legato da un filo sottile ma resistente e rimane così anche se portato via nel vento.