Posted by vincenzo | Posted on 17:50 | Posted in altre culture
Oggi 4 maggio 2012 abbiamo intervistato dei nostri compagni di classe di origini straniere, Catalin, Emmanuel, Gianluca.Catalin è rumeno, Emmanuel filippino e Gianluca colombiano. Il nostro gruppo ha intervistato Catalin, gli abbiamo fatto diverse domande sul suo paese, sull'agricoltura, l'allevamento, il lavoro e la pesca.Catalin è venuto in Italia perchè i suoi genitori cercavano lavoro.Arrivato in Italia i primi mesi non si è trovato molto bene per via della lingua.
Lui in Romania mangiava le cose che ci sono anche in Italia, a parte la pizza.In Romania ci sono parchi e quartieri.Il parco più grande è Dumbrava. Le case hanno i tetti spioventi perchè piove e nevica molto spesso.L'agricoltura è molto diffusa e si basa su patate, cetrioli, pomodori e poi c'è la coltivazione dei girasoli.
In Romania le lingue più parlate sono il rumeno e il dialetto locale.Si studiano le stesse materie, però al posto dell'italiano si studia il rumeno.C'è il mare, infatti la pesca è molto praticata.
Il lavoro più diffuso è l'autolavaggio, non ci sono cinema nella sua città, ma ci sono nella capitale, Bucarest, che è distante 248 km.Nella sua città la gente è molto educata, il dialetto non è molto diffuso.Nelle scuole Rumene i ragazzi vanno vestiti in giacca e cravatta e le ragazze con il grembiule.Catalin ricorda la gente della sua città. Anche i ragazzi lavorano, recuperando oggetti e rivenderli.L'allevamento si basa su i maiali, polli, galline.
Il costo delle merci e gli stipendi sono molto più bassi rispetto all'Italia.Il quadro storico è l'eroe Mihai Viteazu è stato il dittatore della Romania e ha guidato le guerre contro gli altri popoli.Le tradizioni sono : San Nicola che porta i dolci ai bambini piccoli, Santa Maria che si festeggia due volte all'anno, il 15 agosto è Santa Maria piccola, mentre l'8 settembre Santa Maria grande. I festeggiamenti per il Natale sono simili ai nostri. però loro alla vigilia mangiano anche la carne, mentre da noi si preferisce il pesce e non fanno il presepe.La befana in Romania non si festeggia. A Pasqua si usa dipingere le uova di gallina e poi si dice "Dio è risorto" e l'altro risponde "Si è vero è risorto" e battono 2 uova una contro l'altra.
Ora scriviamo una poesia che ci ha insegnato il nostro amico Catalin.
Un pitic atat de mic
facea baie in-trun ibric
de sapun sa inpiedicat
si piticu sa inecat.
vai vai ce pacat ca piticu sa anecat. Ora la traduzione
Un nano così piccolo
faceva il bagno in una caffettiera
sul sapone è scivolato
e il nano è affogato
oh oh che peccato
che il nano è affogato.
Lui in Romania mangiava le cose che ci sono anche in Italia, a parte la pizza.In Romania ci sono parchi e quartieri.Il parco più grande è Dumbrava. Le case hanno i tetti spioventi perchè piove e nevica molto spesso.L'agricoltura è molto diffusa e si basa su patate, cetrioli, pomodori e poi c'è la coltivazione dei girasoli.
In Romania le lingue più parlate sono il rumeno e il dialetto locale.Si studiano le stesse materie, però al posto dell'italiano si studia il rumeno.C'è il mare, infatti la pesca è molto praticata.
Il lavoro più diffuso è l'autolavaggio, non ci sono cinema nella sua città, ma ci sono nella capitale, Bucarest, che è distante 248 km.Nella sua città la gente è molto educata, il dialetto non è molto diffuso.Nelle scuole Rumene i ragazzi vanno vestiti in giacca e cravatta e le ragazze con il grembiule.Catalin ricorda la gente della sua città. Anche i ragazzi lavorano, recuperando oggetti e rivenderli.L'allevamento si basa su i maiali, polli, galline.
Il costo delle merci e gli stipendi sono molto più bassi rispetto all'Italia.Il quadro storico è l'eroe Mihai Viteazu è stato il dittatore della Romania e ha guidato le guerre contro gli altri popoli.Le tradizioni sono : San Nicola che porta i dolci ai bambini piccoli, Santa Maria che si festeggia due volte all'anno, il 15 agosto è Santa Maria piccola, mentre l'8 settembre Santa Maria grande. I festeggiamenti per il Natale sono simili ai nostri. però loro alla vigilia mangiano anche la carne, mentre da noi si preferisce il pesce e non fanno il presepe.La befana in Romania non si festeggia. A Pasqua si usa dipingere le uova di gallina e poi si dice "Dio è risorto" e l'altro risponde "Si è vero è risorto" e battono 2 uova una contro l'altra.
Ora scriviamo una poesia che ci ha insegnato il nostro amico Catalin.
Un pitic atat de mic
facea baie in-trun ibric
de sapun sa inpiedicat
si piticu sa inecat.
vai vai ce pacat ca piticu sa anecat. Ora la traduzione
Un nano così piccolo
faceva il bagno in una caffettiera
sul sapone è scivolato
e il nano è affogato
oh oh che peccato
che il nano è affogato.
Buon lavoro, vi siete impegnati. Potrei mantenere quella promessa...