Posted by Rory\Spence | Posted on 16:55 | Posted in altre culture , intervista
" La crisi è mondiale,ma l'Africa ha problemi più gravi". Niente è più vero di questo. E' difficile vivere in paesi poveri,dove ci sono fame e guerre. E' difficile vivere in Chad, fra i disastri della guerra con il Sudan e quelli della guerra fra nord e sud, dove gli unici che vanno a scuola sono quelli che simpatizzano per l'indesiderato Presidente. E' difficile solo andare a scuola con altri 100 ragazzi stipati nelle classi. Paesi che hanno tanto da offrire se solo ne avessero la possibilità. Ma è altrettanto difficile vivere dove sei discriminato,guardato con disprezzo e indifferenza,senza avere la possibilità di rifarti una vita e di viverla appieno. E' questo il caso dei rifugiati che abbiamo intervistato. Costretti prima ad abbondare le loro famiglie nei paesi natali,poi ad abbandonare la Libia e poi ancora costretti a vivere in una camera d'albergo,malnutriti e disprezzati,queste persone ci hanno raccontato la loro vita,lasciando trasparire le profonde lacune sia dello stato che della gente. Infatti non vi è alcun programma di integrazione,sanità, sportelli d'informazione, i fondi che arrivano alla Protezione civile vengono spesi senza ritegno e,anche se in un primo momento a Lampedusa sono stati trattati bene,la situazione è peggiorata. E' incredibile come la gente non capisca che tutti hanno diritto alla vita! Non solo hanno patito la fame da praticamente sempre,non solo hanno dovuto lasciare i loro paesi natali per la Libia,non solo nella guerra libica hanno visto le bombe della NATO schiacciare tutto,non solo hanno dovuto affrontare un viaggio in mare senza saper nuotare,stipati in un barcone come sardine,con la paura di morire, adesso devono anche sopportare le discriminazioni della gente. Ma per favore! Spero soltanto che in un futuro non troppo lontano la gente impari a guardarsi dentro e a dare a tutti uguali opportunità di vivere.
Roberta Nardi
cara Roberta, che bello questo articolo! Mi hai sorpreso perchè non mi aspettavo di trovarlo e perchè questa volta hai rielaborato più del solito l'esperienza vissuta. Mi piace molto, ora mi costringerai a rivedere la pagina già pronta del giornalino, per integrare il tuo bel testo con quello, piuttosto piatto, che avevamo. Difficile..
A giugno abbiamo deciso con la loro insegnante di chiedere agli africani di registrare il racconto della loro vita, riprendendo anche con la telecamera, qualche pomeriggio. Verrai anche tu?
Grazie mille per i complimenti e mi scusi se non ho postato prima,mi sono accorta tardi di averlo solo salvato. Certo,mi piacerebbe venire e ascoltare le loro storie
il razzismo è un fenomeno molto diffuso e questi poveri ragazzi non solo hanno dovuto affrontare un "viaggio" senza saper nuotare con il rischio di morire senza mangiare e bere per giorni anche per settimane e ora questi poveri ragazzi sono venuti qui con nulla senza poter lavorare e per essere pure discriminati dopo tutto cio che hanno fatto per venire qui
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