Posted by Simone | Posted on 16:06 | Posted in altre culture
Mercoledi 4 aprile, a scuola, abbiammo intervistato un gruppo di stranieri, che frequentano nel nostro istituto i corsi serali per imparare l' italiano. La maggior parte di loro erano africani, provenienti dal Senegal, Ciad, Mali, Ghana o dalla Costa d' Avorio; però c' erano anche 2 ragazze ucraine ed una signora che è da 36 anni in Italia, proveniente dall'isola di Capoverde. Tutto il gruppo di africani, lavorava in Libia, ma, poichè era scoppiata la guerra sono dovuti emigrare. Così visto che l'Europa non aveva voluto aiutare Gheddafi,per sua volontà tutti gli stranieri, tra cui loro, furono costretti a venire in Italia, su delle barche piccole, che potevano contenere solo 13 persone, ma su cui ne venivano imbarcate almeno 100. Inoltre rischiavano la vita, infatti a sbarcare a Lampedusa erano spesso meno della metà; in mare alcuni sono stati nove giorni, per un viaggio di due giorni, con la paura di finire in mare, non sapendo neppure nuotare. Bob ci ha raccontato che a Lampedusa sono stati accolti bene, ma a Napoli non è stato più così; se non ci fosse stata la guerra, lui sarebbe rimasto in Libia a lavorare. Ormai sono 9 mesi che sono a Napoli, precisamente nell'albergo Sant' Angelo. Lo stato li ospita, ha messo anche molti soldi a disposizione per loro, però vengono spesi bene e quindi loro hanno pochi soldi in tasca e non vengono nutriti e nemmeno trattati bene.
La cosa peggiore è che non sanno quale sarà il loro futuro, se saranno accolti in Italia come rifugiati, perchè provenienti da paesi dove c'è la guerra o saranno respinti; per ora non possono lavorare nè spostarsi altrove, si sentono prigionieri e inutili.
Bob, ora che non c' è la guerra, vorrebbe lavorare per un po' e poi tornare al suo paese, la Costa d'Avorio, ma teme che qui, anche se c' è lavoro, ai neri non lo diano. Tra loro sono quasi tutti cristiani, ma di diverse chiese; alcuni sono musulmani e qui tutti possono praticare la loro religione.
La scuola nei loro paesi è severa, le classi sono numerose; in Ciad vanno a scuola solo chi appoggia il presidente.Per Bob lo stato in Italia è migliore di quello del suo paese, perchè in Africa l' oro c' è, ma non è usato nel modo giusto. La signora che viene da Capoverde, ogni tre anni ritorna nel suo paese.Le due ragazze ucraine invece, hanno lavoro e famiglia a Napoli.La signora svedese infine, è in Italia da tre mesi per imparare la lingua e come lavoro fa la baby-sitter.Insomma, la vita di questi stranieri è difficile.
Simone
La cosa peggiore è che non sanno quale sarà il loro futuro, se saranno accolti in Italia come rifugiati, perchè provenienti da paesi dove c'è la guerra o saranno respinti; per ora non possono lavorare nè spostarsi altrove, si sentono prigionieri e inutili.
Bob, ora che non c' è la guerra, vorrebbe lavorare per un po' e poi tornare al suo paese, la Costa d'Avorio, ma teme che qui, anche se c' è lavoro, ai neri non lo diano. Tra loro sono quasi tutti cristiani, ma di diverse chiese; alcuni sono musulmani e qui tutti possono praticare la loro religione.
La scuola nei loro paesi è severa, le classi sono numerose; in Ciad vanno a scuola solo chi appoggia il presidente.Per Bob lo stato in Italia è migliore di quello del suo paese, perchè in Africa l' oro c' è, ma non è usato nel modo giusto. La signora che viene da Capoverde, ogni tre anni ritorna nel suo paese.Le due ragazze ucraine invece, hanno lavoro e famiglia a Napoli.La signora svedese infine, è in Italia da tre mesi per imparare la lingua e come lavoro fa la baby-sitter.Insomma, la vita di questi stranieri è difficile.
Simone
Molto bene Simone, grazie per aver lavorato di sabato (come me..)Hai fatto un lavoro molto preciso e accurato, ho corretto poche cose ed era difficile prendere bene appunti e capire tutto.